Welcome to the official website of the Missionary Servants of the Poor

Giugno

Calpesta il cuore

Fin dai primi anni del suo sacerdozio, il Padre Giacomo, guidando le anime alla santità, dava severe norme di vita, che non ammettevano debolezze o compromessi.

L’anima, che aspirava alla perfezione dell’amore, doveva sapere che, una volta fatta la propria scelta, seguendo Gesù si poneva in uno stato di guerra permanente e senza tregua, contro il demonio e le passioni: perciò era necessario che ognuno nutrisse: “Un solo amore per l’adorabile volontà di Dio, un solo odio per il proprio cuore, una sola diligenza per allontanare tutto ciò che disturba la pace interiore dello spirito”.

Il cuore, essendo il focolaio di tutti i peccati e la fucina di tutte le passioni, è nemico dell’eterna salute, quindi meritevole solo di odio, degno soltanto d’esser calpestato e schiacciato.

Da parte sua, il P. Giacomo lottò duramente col proprio cuore, e lo trattò spietatamente sino alla fine. È significativo il seguente episodio dell’ultima malattia. Un giorno, in cui egli soffriva molto al cuore, il P. Mammana, scherzosamente ma in modo assai allusivo, gli disse: “Padre mio, come vuole che questo povero cuore stia bene, se gliene ha fatte tante e lo ha trattato così male?!…” Ed egli di rimando: “Ah!… ma lui me ne ha fatte di più… e tali da portarmi alla rovina… Abbiamo lottato un pezzo; non è quindi meraviglia che si vendichi qualche volta”.

Di fatti si vendico!

Spiegando perché si debbano contrastare i desideri del cuore, l’indomito atleta dello spirito, diceva: “Tra noi e Dio, mi rappresento una grande montagna, che m’impedisce di vederlo e quindi di amarlo. Questa montagna è il cuore. Perché ci sia svelata la visione, bisogna salir la montagna e collocarci in cima; perciò è d’uopo metter sotto i piedi il cuore; come la montagna sta sotto i piedi di chi ne ha raggiunta la vetta. Solo allora vedremo Dio e l’ameremo!”.

“Un piede sul cuore e vedremo Dio!” era quindi la sua espressione abituale.

A questo sublime senso di perfezione cristiana sono ispirati i seguenti pensieri.

 

 

– 1 –

Il cuore, come hai sempre saputo, è stato ed è il tuo più fiero nemico; infatti non puoi ricordare fallo che esso non ti abbia suggerito. Fa sempre il contrario di quanto ti consiglia, esercitati nelle virtù contrarie al vizio, con cui cerca ingannarti, per rubarli la pace del Signore e ti troverai sempre col tuo Gesù.

 

– 2 –

Non è mai buono prestar credito al proprio cuore, perché l’esperienza c’insegna che è stato sempre il nostro ingannatore … Se esamini dinanzi al Signore la tua coscienza per tutto il tempo della tua vita, troverai che il male, che hai potuto commettere, ti è stato sempre consigliato dal cuore.

 

– 3 –

Il cuore è veramente il nemico più terribile, e molto più quando non l’abbiamo per tale, perché ha l’arte di farsi credere come vero amico, mentre non fa altro che ingannarci sempre.
Non aver mai fiducia alle tristezze che esso procura ispirarti, sempre a solo fine di farti scontento di quello che il Signore può disporre … Quando la tristezza poggia sul timore d’incontrare qualche cosa, che dispiace al tuo cuore, profittane per fare atti di maggiore unione alla divina volontà, e procura di disprezzarlo e contrariarlo con lo stare allegro e sollevarti.

 

– 4 –

Se vuoi cambiare il cuore con quello del Gesù, che anela di dartelo, fa sempre il contrario di quello che esso desidera; e quando questo cambio si effettua, tu lo vedrai tranquillo e contento, unito al divino volere e senz’altro desiderio che quello di Dio e della Sua volontà, amante della Sua gloria e della salute delle anime, pacificamente operoso e immobile in mezzo a una grande attività.

 

– 5 –

Ai segni sopra descritti, potrai riconoscere che Gesù ha cambiato il tuo cuore col Suo; allora ti conviene afferrarlo e tenerlo stretto al tuo seno, per non lasciarlo più sfuggire. Ma se avverti un menomo scontento, un sentimento contrario al volere di Dio, una menoma diminuzione di pace. oh! sta’ all’erta! … con verace contrizione di’ al tuo Gesù che non vuoi ritornare sotto la schiavitù del tuo cuore ribelle, ma che vuoi per sempre il Suo. Di’ che ti addolori se, per tua colpa, fu costretto a ripigliare il Suo Cuore, e che tu fosti crudele a restituirglielo; e se è Suo desiderio che t geme per averlo, se si piace vederti comportare il tuo, per ridurlo al Suo amore, allora ritorna a contrariare il tuo cuore a ogni suo palpito, perché solamente così potrai educarlo al santo amor di Dio.

 

– 6 –

Non scendere mai a trattative col cuore, quando coi propri desideri vuol farti credere che spasima per Gesù. Esso (il cuore), per la porta dei sensi, che cerca di tenere sempre aperta non ostante ogni vigilanza, riceve sempre il brutto demonio, il quale, spesso s’infinge e si mostra come angelo di luce e, suscitando pensieri di propria volontà, e zelo nella pietà, nel desiderio della gloria di Dio, e in mille altre apparenti virtù, toglie l’anima dalla quiete e dal riposo tranquillo nella adorabile volontà del Signore.

 

– 7 –

È così che il cuore ti inganna.
Quando finge di proporre il bene, opera il male; quando finge di desiderare la pace, ordina e architetta la guerra; e la povera anima, quasi senza avvedersene, si trova in una posizione, in cui non può trovare il suo Dio, per quanto si adoperi a cercarlo.

 

– 8 –

Pertanto, opera sempre contro i desideri del cuore. Così facendo, piacerai a Dio e ti santificherai; seguendo invece il cuore, perderai Dio per le stesse vie in cui desideri trovarlo.

 

– 9 –

Mortifica i tuoi sensi, sgombra l’amor proprio dal tuo cuore, calpestandolo sempre, e ti assicuro che vedrai Dio. Allora sarai illuminato, sarai pacificato, sarai operoso e contento, perché sarai con Dio.
Vuoi sapere come fare per calpestare il cuore? Non lo contentare; anzi fa’ il contrario di quello che esso desidera. Fa’ questo e vincerai: e il demonio non avrà cosa darti, fuorché servirti come gradino, onde elevarti alla maggior gloria di Dio; mentre tu ti troverai unito al tuo Signore e opererai bene, stando nella Sua volontà.

 

– 10 –

Rimonta con volontà forte e decisa sul tuo cuore e tornerai a veder Dio, e riacquisterai la pace; e queste alternative ti serviranno d’ammaestramento e di scuola, ti faranno conoscere quanto grande è la corruzione del cuore umano.

 

– 11 –

Nonostante tutti i carismi e le misericordie di Dio, il cuore è sempre pronto a ritornare in commercio coi figli di Belial, cioè col demonio e coi sui seguaci, raffigurati nei propri gusti e talenti, nelle passioni e attrattive irresistibili, che possono paragonarsi alle mostruose furie d’averno, perché da questi spiriti sono informati e mantenuti, per fare la guerra al nostro pacifico Amatore, la cui bontà è la ragione unica del Suo amore e della Sua misericordia verso le anime nostre, che ha amato più di se stesso avendole ricomprate col Suo preziosissimo sangue.

 

– 12 –

Non farti mai più ingannare dalla mala bestia del tuo cuore; lascia tutti i pensieri di te stesso, coi quali ha l’abilità di farti dimenticare e allontanare del tuo Gesù, rubandoti la pace, che è il Suo regno nell’anima tua, e rizzando barricate di separazione per non farlo più ritornare in te.

 

– 13 –

Il cuore ti suggerisce le apprensioni, i propri giudizi, i rispetti umani, i gelosi paragoni, i raffronti di amor proprio, i sentimenti di superbia, a fine di distruggere l’ingenuità, la semplicità, l’umiltà, la carità e tutte le altre virtù e doni dello Spirito Santo, che abitano in te, a custodia del gran Re della pace, quando Egli tranquillamente possiede il tuo spirito.

 

– 14 –

Sta’ in pace e starai con Dio!
Quando il cuore si muove per volerlo rubare, calpestalo per non farlo più insorgere, e lo custodirai; e invece di andare cercando le cose tue, comincia a pigliar cura, con verace premura, delle cose di Lui.

 

– 15 –

Il cuore umano, quando opera fuori della luce divina, può arrivare al Deicidio. Bisogna perciò far tutto, guidati dal santo lume del Signore, e con la moderazione della Sua adorabile volontà, senza seguir mai il proprio cuore, che è sempre nemico di ogni bene.

 

– 16 –

Non abbandoniamoci mai alle impressioni sensibili del cuore, ma lottiamo sempre contro noi stessi per piacere a Gesù, e per acquistare lo spirito necessario allo stato, al quale Egli ci ha chiamato.

 

– 17 –

Perché nel nostro cuore cresca l’amore divino, bisogna che l’anima nostra non sia indebolita dagli affetti umani; tronchiamo pertanto con generosa recisione qualunque attacco, che il cuore, sotto qualsiasi titolo, potrebbe ancora occultamente conservare verso le creature, strappando con maggiore studio e destrezza quello che potrebbe ancora restare verso noi stessi.

 

– 18 –

Impieghiamo tutto il nostro captale, e compriamo la spada di cui parlava Gesù ai Suoi discepoli, nell’orto del Getsemani …: è la spada della giustizia, che deve farla finita con gli orridi usurpatori dell’amor di Dio nel nostro cuore e nelle anime. Mondo, carne, demonio, superbia di vita e amor proprio sono i crudeli e feroci tiranni, che ardiscono mettersi al posto di Dio, e tenerci schiavi in dure catene, da non farci sentire la nostra grande dignità di figli di Dio; per conseguenza ci travolgono come bestie insipienti al reprobo senso, all’ignominia di ogni rea passione, e distruggono in noi il gusto delle gioie vere.
Animo! Dunque. Riuniamo le nostre forze, compriamo questa spada e tagliamo generosamente le catene della nostra schiavitù; cacciamo fuori del nostro cuore questi crudeli usurpatori del regno di Dio nelle anime nostre, e faremo la Sua volontà in terra, come la fanno i beati in cielo, e il nostro cuore sarà inondato di celesti letizie.

 

– 19 –

Quando il cuore si ferma alle proprie compiacenze, e non va diritto alla perfetta abnegazione della perfettissima ubbidienza, allora succedono quelle deficienze, che, mentre sembrano avvicinarci, ci allontanano invece dal nostro fine.

 

– 20 –

Il cuore è la fucina di tutte le passioni, l’unico e solo nemico dell’eterna salute, il solo meritevole di odio.
Custodire il cuore dev’essere la principale premura di un’anima che vuole stare in Dio.
Contraddire il cuore, anche nei desideri santi, mortificarlo sempre e non contentarlo mai è il principale dovere e l’unico rimedio per guarire i mali dell’anima.

 

– 21 –

Tra due azioni indifferenti bisogna far sempre quella che più ripugna il cuore.
Esser buoni e affettuosi con le persone che il cuore preferisce non è virtù; ma è più che virtù essere umili, buoni, caritatevoli con le persone verso le quali il cuore sente maggiore ripugnanza.

 

– 22 –

Dobbiamo far violenza al nostro cuore, se vogliamo il santo Paradiso, poiché il regno dei cieli lo conquistano solo coloro che fanno violenza a sé stessi.

– 23 –

Il Signore vuol distrutte le ansie del tuo cuore, perché vuole che sia tutto Suo. Perciò allontana tutto quello che disturba la pace del tuo spirito: fuggi e schiva le persone verso le quali il cuore ha tendenza particolare; evita le occasioni che possono trascinarti a contentarlo e, quando si ribella, adopera lo spillo e come penitenza e come rimedio.

 

– 24 –

La pace del cuore vale più che tutti i tesori del mondo. Non angustiarti quindi per nessuna cosa, che possa succederti; piuttosto ingegnati e metti ogni studio per vedere in tutti una particolare economia di Dio, onde cooperarti a seguirlo come Egli vuole.

 

– 25 –

Dio mio! Dio mio! Voi siete il mio tutto! …
Così, miei buoni figlioli, vorrei che sempre ripeteste …; e che, all’insurrezione del cuore e dello amor proprio, metteste loro subito un piede sopra, per montare più in alto, ripetendo sempre la stessa aspirazione.

 

– 26 –

Un cuore che non è tutto di Gesù, non può essere con Gesù!
Egli ti ha amato tanto fino a dare la vita per te, ma vuole essere da te riamato. Per avere il tuo cuore, ti ha dato il Suo, e non come un Dio onnipotente, che solamente è degno di essere amato, ma come amante appassionato. Egli te presenta il Suo Cuore, ferito per il tuo amore, e ti dice che questa Sua piaga non guarirà se non col balsamo del tuo amore! …
Figlio mio, hai tu coraggio di lasciar penare quel Cuore ferito, senza consolarlo? Potrai vederlo languire per il tuo amore, senza struggerti di tenerezza? Senza riamarlo?

 

– 27 –

Vedi, Gesù vieni nel tuo cuore, senza curare affatto le sue sofferenze, per il cattivo albergo che vi trova. È l’amore che ve lo porta! Egli viene con l’animo deciso di far Sue tutte le tue sofferenze, di sostenere per te tutte le lotte dei tuoi nemici, di sollevarti in ogni pena, di consolarti in ogni afflizione, e di continuare a patire in te e per te, onde farti lieto del Suo gaudio e della Sua gloria.

 

– 28 –

E tu hai tempo di pensare a te stesso? di restare indifferente alle finezze del Suo amore, alle tenere sofferenze del Suo Cuore amante? e ti punge e ti attrista che devi soffrire qualche cosa per Lui, e non hai animo di calpestare il tuo cuore col ribelle nemico che lo gonfia, e che lo mette in si crudele e ingrata corrispondenza?

 

– 29 –

Gesù per fare più forza a; tuo cuore indifferente, vuole che lo ami nei Suor Poverelli, mostrandoti, nei Suoi patimenti, qualche piccola cosa del Suo gran patire per amor tuo.

 

– 30 –

Coraggio e avanti sempre!
Gesù per te e tu per Gesù! Unito a Lui vincerai ogni lotta, supererai ogni noia, attutirai ogni strano appetito, e i tuoi gusti e tuoi amori saranno quelli del tuo Gesù.